Polizza Infortuni ? Ce l’ho

Polizza InfortuniPolizza Infortuni ? Ce l’ho

L’assicurazione contro gli infortuni è un genere di polizza sanitaria, che garantisce un indennizzo in caso di morte o di invalidità permanente (ossia perdita definitiva e irreversibile totale o parziale della capacità dell’assicurato di svolgere un qualsiasi lavoro proficuo o, se previsto dal contratto, la propria specifica attività lavorativa). Alcune polizze offrono una protezione anche qualora l’assicurato si trovi nell’incapacità fisica (totale o parziale) di svolgere le proprie occupazioni per una periodo limitato. In questo caso (inabilità temporanea) è prevista una diaria per ogni giorno in cui non potrà lavorare, oltre al rimborso delle spese mediche. Nel caso di invalidità permanente, invece, spetterà una somma in base alla percentuale di invalidità accertata (ma possono esserci delle franchigie) calcolata sul massimale. In caso di morte, ai beneficiari indicati nella polizza o agli eredi viene corrisposto il capitale assicurato.

Infortuni (2) ImcIn ogni caso, l’incapacità di svolgere il lavoro deve essere diretta conseguenza di un infortunio, cioè un evento violento, inatteso ed esterno che provoca lesioni fisiche osservabili e misurabili. Non è coperta invece – dalle polizze infortuni – l’invalidità causata da malattia.

Questi contratti di solito considerano infortuni le conseguenze dei colpi di sole, di calore e di freddo, le folgorazioni, l’assideramento, l’avvelenamento, l’asfissia per fuga di gas o di vapori, i morsi di animali e le punture di insetto, le lesioni da sforzo, l’annegamento. Ma le clausole contrattuali possono comprendere anche eventi causati da colpa dell’assicurato o dovuti a eventi esterni (tumulti, incidenti aerei, calamità naturali).

Le polizze disponibili sul mercato offrono diverse possibilità: ci si può tutelare solo dai possibili infortuni sul lavoro, oppure solo da quelli che si verificano nella vita privata, oppure da entrambi. Prima di sottoscrivere un contratto di questo genere è bene capire dunque quali sono le proprie esigenze: per esempio, per un lavoratore dipendente può avere senso una polizza che tuteli in caso di invalidità permanente, se svolge mansioni rischiose o se la famiglia è monoreddito; mentre per un lavoratore autonomo, che non percepisce reddito se non lavora, è importante tutelarsi in caso di inabilità temporanea: esistono polizze che garantiscono una diaria da infortuno che costano anche solo un euro al mese. Certo la diaria sarà ridotta: per una copertura più generosa, massimali più alti (250mila euro ad esempio) e franchigie basse (5% di invalidità) si possono pagare sui 350 euro l’anno.

Ma occorre controllare quali siano le franchigie applicate sulle prestazioni: ad esempio se la franchigia è di sette giorni, per un ricovero di cinque non si ottiene alcun indennizzo. Un altro aspetto da valutare riguarda la lista dei rischi coperti: di solito vengono esclusi gli incidenti che possono verificarsi nella pratica di uno sport pericoloso e violento (pugilato, parapendio) oppure mentre si è alla guida di veicoli particolari (elicotteri, deltaplani).

Autore: Gaia Giorgio Fedi – Il Sole 24 Ore

fonte intermedia channel

Giuseppe Cutillo

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