Permesso di guida a fasce orarie modalità per il rilascio

Il Codice della Strada italiano, regolamentato dal Decreto Legislativo N. 285 del 30/04/1992 e successive modifiche, fornisce una serie di disposizioni riguardanti la circolazione stradale e le sanzioni in caso di infrazioni. Tra queste, l’articolo 218 introduce una sanzione accessoria che prevede la sospensione della patente di guida per un determinato periodo. Tuttavia, allo scopo di garantire una certa flessibilità ai conducenti, è previsto il rilascio di un permesso di guida a fasce orarie prestabilite.

Comma 1

Secondo il comma 1 dell’articolo 218, quando viene applicata la sanzione della sospensione della patente, l’agente o l’organo di polizia che accerta la violazione ritira fisicamente la patente al conducente e ne fa menzione nel verbale di contestazione. Tuttavia, allo stesso tempo, l’agente accertatore rilasciar un permesso provvisorio di guida che consente al conducente di spostarsi con il veicolo nel luogo di custodia indicato dall’interessato. Questo permesso di guida ha validità solo per il periodo strettamente necessario a raggiungere tale luogo.

Comma 2 domanda di permesso a fasce orarie

Il comma 2 dell’articolo 218 stabilisce le modalità e i tempi di presentazione della domanda per ottenere un permesso di guida a fasce orarie. Dopo aver ritirato la patente, l’organo competente invia, entro cinque giorni, alla prefettura del luogo in cui è stata commessa la violazione, la patente stessa insieme a una copia del verbale. Il conducente, qualora non sia stato coinvolto in un incidente stradale a seguito della violazione, può di presentare una domanda al prefetto entro il termine di cinque giorni dalla ricezione del verbale. La richiesta va adeguatamente motivata e documentata per ragioni di lavoro, dimostrando l’impossibilità o l’estrema gravosità di raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici o di proprietà.

Cosa succede dopo

Entro quindici giorni dalla presentazione della domanda, il prefetto emana un’ordinanza di sospensione, specificando il periodo di durata della sospensione stessa. Tale periodo, che ha un limite minimo e massimo determinato da ogni norma specifica, viene stabilito in base alla gravità della violazione, all’entità del danno causato e al pericolo che la circolazione potrebbe comportare. Il prefetto valuta anche le motivazioni e la documentazione presentate dal conducente nella domanda. Nel caso in cui la domanda venga accolta, il periodo di sospensione viene aumentato di un numero di giorni pari al doppio delle ore per le quali è stata autorizzata la guida, arrotondato per eccesso.

Autorizzazione alla guida con fasce orarie specifiche

L’ordinanza emessa dal prefetto, che può anche includere l’autorizzazione alla guida con fasce orarie specifiche e per un numero determinato di giorni, é immediatamente notificata all’interessato. Quest’ultimo esibisce l’ordinanza durante la guida nelle situazioni autorizzate. L’ordinanza viene inoltre comunicata all’anagrafe degli abilitati alla guida ai fini di registrazione.  Nel caso in cui l’ordinanza di sospensione non venga emessa entro quindici giorni, il titolare della patente richiede la restituzione da parte della prefettura. È importante notare che il permesso di guida durante la sospensione è concesso solo una volta.

Comma 5

Nel comma 5 dell’articolo 218 viene stabilito che è possibile opporsi al provvedimento di sospensione della patente presentando un ricorso al Giudice di Pace nel luogo in cui è stata commessa la violazione, conformemente a quanto previsto dall’articolo 205 del Codice della Strada.

Comma 6

Infine, il comma 6 dell’articolo 218 disciplina le conseguenze di una circolazione abusiva durante il periodo di sospensione della patente. Chiunque circoli illegalmente, anche avvalendosi del permesso di guida concesso, in violazione dei limiti stabiliti dall’ordinanza del prefetto, è soggetto a sanzioni amministrative che prevedono il pagamento di una somma pecuniaria tra € 1.842,00 e € 7.369,00. Inoltre, si applicano le sanzioni accessorie della revoca della patente e del fermo amministrativo del veicolo per tre mesi. In caso di reiterazione delle violazioni, al posto del fermo amministrativo si può procedere alla confisca amministrativa del veicolo.

Conclusioni

In conclusione, il Codice della Strada prevede un sistema di permessi di guida a fasce orarie per consentire ai conducenti, che hanno subito la sospensione della patente, di continuare a guidare per motivi di lavoro o altre necessità particolari. Tuttavia, è importante rispettare scrupolosamente le disposizioni e i limiti stabiliti nelle ordinanze del prefetto per evitare ulteriori sanzioni e conseguenze più gravi.

Se sei in possesso di una polizza di tutela legale questa potrebbe prevedere il rimborso delle spese sostenute per opporre il ricorso. Contattaci.

Giuseppe Cutillo

Lascia un commento