Eventi naturali catastrofali e coperture assicurative: una sfida ancora aperta

Uno studio dell’ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) del 2022 ha rivelato un dato allarmante: l’88,7% delle polizze in Italia non ha inserita alcuna garanzia per gli eventi naturali catastrofali, come terremoti, alluvioni e flash flood (alluvione improvvisa causata dalla cosiddetta bomba d’acqua).

Questa situazione sembra essere ancora valida anche oggi, se si facesse la stessa analisi. Gli effetti del cambiamento climatico, con un aumento delle temperature che causa sia siccità estreme che piogge intense e concentrate, sono destinati ad acuirsi nel tempo, creando conseguenze sempre più gravi sia in termini economici che umani. L’assenza di una diffusa copertura assicurativa per questi eventi è principalmente dovuta alla mancanza di un meccanismo regolamentato per la gestione delle calamità naturali in Italia, a differenza di altri paesi industrializzati con una forte esposizione al rischio. (fonte ANIA)

La situazione italiana:

Secondo l’ANIA, l’Italia è forse l’unico paese industrializzato ad alto rischio di calamità naturali che non ha un sistema regolamentato per la gestione del rischio catastrofale. Paesi come Francia, Spagna, Stati Uniti, Giappone e molte altre realtà hanno adottato sistemi regolamentati di gestione del rischio da diversi decenni. Questi sistemi prevedono la partecipazione congiunta del settore assicurativo privato e dello Stato, nonché l’uso di meccanismi che facilitano la mutualizzazione dei rischi attraverso un aumento del numero di assicurati.

La necessità di una soluzione adeguata:

La scarsa diffusione di coperture assicurative per gli eventi naturali catastrofali in Italia è un problema che richiede una soluzione efficace. È fondamentale che vengano promosse politiche e iniziative volte a sensibilizzare la popolazione sull’importanza di proteggersi da tali rischi e a facilitare l’accesso a polizze assicurative adeguate. È auspicabile che lo Stato italiano e le compagnie assicurative lavorino insieme per sviluppare un sistema regolamentato di gestione del rischio catastrofale, che garantisca una copertura più ampia e una maggiore partecipazione del settore privato.

Le coperture assicurative stand-alone:

Nonostante la mancanza di un sistema regolamentato, oggi è possibile sottoscrivere coperture assicurative per gli eventi naturali catastrofali in modo indipendente, stand-alone, senza doverle necessariamente collegare ad altre polizze, come quelle per le abitazioni. Queste coperture offrono la possibilità di beneficiare delle agevolazioni fiscali previste dalla legge n. 205 del 27 dicembre 2017.

Conclusioni:

La scarsa copertura assicurativa per gli eventi naturali catastrofali in Italia rappresenta una sfida importante da affrontare. Il cambiamento climatico rende sempre più evidenti gli effetti negativi delle calamità naturali, sia in termini economici che in termini di vite umane.

È fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza sulla necessità di proteggersi da questi rischi e lavorare per implementare un sistema regolamentato che coinvolga sia il settore assicurativo privato che lo Stato. Le coperture assicurative stand-alone rappresentano un’opzione attuale per coloro che desiderano tutelarsi dai disastri naturali, ma è necessario uno sforzo congiunto per garantire una protezione adeguata a tutti i cittadini italiani.

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Giuseppe Cutillo

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