Falso assicuratore s’intascava le polizze

infedeltà dipendentiFalso assicuratore s’intascava le polizze. Automobilisti raggirati, truffa scoperta dopo un incidente: il premio non era coperto. Agente licenziato, denunciato l’amico

Il consiglio che vi possiamo dare è di verificare sempre che l’intermediario con cui venite in contatto sia iscritto al registro unico degli intermediari – RUI – presso l’IVASS – Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni consultabile online ( https://servizi.ivass.it/RuirPubblica/ )

di Enzo Favero

MONTEBELLUNA. Vatti a fidare dei conoscenti, anche se spigliati e con tanti amici. Lo sa bene un agente assicurativo che aveva “ceduto” alcune pratiche, e poi anche tutto il lavoro quando era andato in viaggio di nozze. E lo sanno bene anche quattro automobilisti convinti di essere a posto con la copertura assicurativa dell’auto, e invece non era così. La vicenda si è conclusa con la denuncia da parte dei carabinieri della compagnia di Montebelluna del 41enne montebellunese S. B. per truffa e con la perdita del posto di lavoro da parte dell’agente che si era fidato troppo. Tutto era iniziato nel giugno scorso, quando una pattuglia della radiomobile della compagnia carabinieri di Montebelluna era intervenuta a rilevare un incidente senza feriti. Il conducente di uno dei due veicoli aveva fatto vedere l’assicurazione, solo che non risultava coperta alla banca dati. Da lì è partita una indagine che ha consentito di scoprire la truffa ai danni di quattro automobilisti, che sarebbero certamente aumentati di numero se a causa di quell’incidente il giochetto non fosse venuto alla luce. Cosa era accaduto? L’agente ufficiale, che operava per più compagnie, aveva affidato illecitamente la sua attività ad un conoscente, a quanto ha detto poi ai carabinieri, «perché conosceva molte persone e poteva facilmente procacciare nuovi clienti». Poi l’agente, impegnato nei preparativi del matrimonio, aveva quasi completamente affidato la sua attività al conoscente, diventato intimo a tal punto da risultare anche invitato al matrimonio. E così l’amico riscuoteva i pagamenti e aveva in mano pure i contratti in originale da compilare. E quello, approfittando della situazione, aveva fatto sua l’attività di agente, riscuoteva i soldi dai clienti, a loro consegnava i contratti in originale. I primi problemi sono venuti fuori quando l’agente chiedeva che venissero versati i soldi riscossi perché altrimenti non veniva completata la procedura e l’assicurazione non era coperta. Lì saltava fuori che non avevano ancora pagato perché erano in difficoltà economiche.

Fino a quando i carabinieri non sono capitati su quell’incidente ed è emerso l’inghippo. L’automobilista truffato ha denunciato il 41enne a cui aveva versato i soldi, così S. B. è stato denunciato per truffa continuata ai danni di quattro automobilisti per un valore attorno ai duemila euro. Ma se il trucco non fosse venuto alla luce altri automobilisti avrebbero rischiato di pagare un’assicurazione che non serviva a coprire niente perché i soldi rimanevano in tasca al furbetto 41enne. Quanto all’agente ufficiale, costretto dalla situazione a spiegare a clienti e compagnie assicuratrici cos’era accaduto, è stato licenziato e ha, di sua volontà, versato i premi assicurativi dei clienti truffati.

fonte la Tribuna di Treviso

Giuseppe Cutillo

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