Cadute luoghi pubblici la Cassazione conferma l’onere probatorio

Cadute in luoghi pubblici introduzione:

La Corte di Cassazione ha recentemente emesso una sentenza di rilevanza significativa riguardante la responsabilità per le cadute in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Nel caso specifico, la Corte ha respinto il ricorso di Signora X, che chiedeva il risarcimento dei danni subiti in seguito a una caduta in un supermercato gestito dalla società XY s.r.l. La decisione della Corte di Cassazione conferma l’orientamento consolidato in materia e pone l’accento sull’onere probatorio che grava sul danneggiato, richiamando allo stesso tempo l’importanza di una maggiore cautela e prudenza da parte dei frequentatori di tali luoghi e sulla responsabilità dei gestori di garantirne la sicurezza.

La valutazione della Corte d’appello:

La Corte d’appello di Catania aveva inizialmente rigettato la domanda di risarcimento di Signora X, e tale decisione è stata successivamente confermata dalla Corte di Cassazione. Secondo la Corte d’appello, la ricorrente non era riuscita a fornire prove sufficienti del nesso di causalità tra l’ostacolo o la situazione anomala invocati (i passaggi asseritamente intralciati dei locali del supermercato) e l’evento dannoso. La Corte d’appello aveva quindi sostenuto che il danneggiato deve dimostrare non solo l’esistenza di un ostacolo o una situazione anomala, ma anche che tale ostacolo o situazione anomala sia stato determinante per la caduta stessa.

La decisione della Corte di Cassazione:

La Corte di Cassazione ha respinto il motivo d’impugnazione proposto da Signora X, basato sulla violazione e falsa applicazione di diverse norme del codice civile e del codice di procedura civile. La Corte ha riconosciuto la correttezza della valutazione della Corte d’appello e ha ribadito che il giudice di merito è sovrano nella valutazione delle prove. Tale valutazione può essere censurata in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o contraddittorietà. Pertanto, la Corte di Cassazione ha confermato che spetta al danneggiato dimostrare l’esistenza del nesso di causalità tra l’ostacolo o la situazione anomala invocati e la caduta subita.

Le implicazioni della sentenza:

La sentenza della Corte di Cassazione richiama l’attenzione sulla necessità di una maggiore cautela e prudenza da parte dei frequentatori di luoghi pubblici o aperti al pubblico. In caso di caduta, il danneggiato deve essere in grado di dimostrare non solo l’esistenza di un ostacolo o una situazione anomala, ma anche che tale ostacolo o situazione anomala abbia avuto un ruolo determinante nella caduta stessa. La decisione sottolinea altresì la responsabilità dei gestori di luoghi pubblici nel garantire la sicurezza e l’accessibilità degli stessi. È quindi fondamentale che i gestori adottino tutte le precauzioni necessarie per prevenire potenziali incidenti e fornire un ambiente sicuro ai propri visitatori.

Conclusioni:

La sentenza della Corte di Cassazione ha confermato l’onere probatorio nel caso di cadute in luoghi pubblici o aperti al pubblico. I danneggiati devono dimostrare non solo l’esistenza di un ostacolo o una situazione anomala, ma anche che tale ostacolo o situazione anomala sia stato determinante per la caduta. La decisione richiama l’attenzione sulla responsabilità dei gestori di luoghi pubblici nel garantire la sicurezza e l’accessibilità degli stessi, mentre sollecita i frequentatori ad agire con maggiore cautela. In conclusione, la sentenza sottolinea l’importanza di un approccio responsabile da entrambe le parti coinvolte al fine di prevenire potenziali incidenti e assicurare un ambiente sicuro per tutti.

Giuseppe Cutillo

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