Poste Italiane: Polizze RISPARMIO vendute un tanto al kilo

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La vendita dei prodotti assicurativi da parte di Poste Italiane, in special modo quelli di risparmio, è avvenuta nel tempo in maniera poco etica, anzi con il sistema “ti piazzo quello che la direzione vuole che io venda”.

 

Qui c’è tutto come in banca quando vuole investire, c’ho i fondi c’è tutto! Se si vuole guadagnare di più, si deve mettere su un fondo azionario,

dichiara la dipendente di Poste in una saletta di consulenza al giornalista Nerazzini, che finge di voler investire 80.000 euro.

Se volete stare tranquilli tranquilli ci sono i nostri prodotti assicurativi.

Le assicurazioni proposte come investimento sicuro, ma proprio sicuro sicuro, si discostano però dalle informazioni presenti sui prospetti informativi.

fonte: money.it

L’articolo di money si rifà ad un servizio di Report del 2017 in cui il giornalista Alberto Nerazzini intervista persone dipendenti di Poste Italiane, a vari livelli.

Sempre estratto dall’articolo di Money.it possiamo evincere che per Poste Italiane:

Poste Vita e assicurazioni: il 72% dei ricavi

La componente assicurativa è arrivata a rappresentare il 72% dei ricavi nel bilancio di Poste Italiane nel 2016, dalla raccolta di 5 miliardi nel 2007 ad un totale di 20 miliardi di euro nell’ultimo anno. In 10 anni, i ricavi dai premi assicurativi sono aumentati del 400%.

Il tutto, sempre, sulle spalle dei risparmiatori.

Ed oggi?

Non si può affermare, ne smentire, che trasparenza, vendita selvaggia e massiva siano ancora nel DNA di Poste Italiane, ma, visti i ricavi il dubbio resta.

Era, anche in progetto, la vendita di polizze RCA.

Per il momento progetto accantonato perché: manutenzione e consulenza post vendita (il vero plus delle agenzie di assicurazioni tradizionali) si sarebbe rivelato un boomerang per l’incapacità gestionale e soprattutto per la mancanza di consulenza demandata a qualche call center, come del resto stanno facendo le banche.

Giuseppe Cutillo

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