Convegno per il prossimo 10 maggio su sinistri fraudolenti

ueaIL FENOMENO DEI SINISTRI FRAUDOLENTI – La media europea dei sinistri fraudolenti si attesta attorno al 10% contro il 2,3% di quelli italiani. Possibile? Se lo chiede Maurizio De Dominicis, avvocato patrocinante in Cassazione, che interverrà nel corso del convegno organizzato per il prossimo 10 maggio a Napoli da Uea – Unione europea assicuratori – e intitolato “La filiera virtuosa del sinistro. Dalla denuncia al risarcimento in forma specifica”. In Italia, riflette De Dominicis, il fenomeno dei sinistri fraudolenti è sottostimato: “le cosiddette ‘frodi sommerse’ rappresentano, secondo gli assicuratori, il 5-10%. Individuare una speculazione ai danni della compagnia assicurativa non è facile, il fenomeno è occasionale, seppur diffuso e non è riconducibile a schemi precisi, quindi è di difficile individuazione e denuncia. In realtà il 77% delle frodi interessa il ramo rc auto, il 15% i danni elementari, il 12% i danni speciali e il 5% i danni alla salute. Le frodi nel campo dell’rca rappresentano la percentuale maggiore, ma ciò non deve trarre in inganno: in Italia il fenomeno delle frodi assicurative con particolare riferimento ai rami elementari sta assumendo proporzioni preoccupanti. L’incidenza dei danni alla persona, ad esempio, sta crescendo in maniera anomala: secondo dati Ivass si è passati dal 20,4% del 2007 al 21,9% del 2009 fino a superare il 40% in alcune aree geografiche. E’ errato, dunque, ritenere che le frodi all’rca rappresentino quasi la totalità, in termini percentuali, delle frodi assicurative. Secondo i dati Ivass pubblicati nel 2011 i sinistri automobilistici riconducibili a fenomeni fraudolenti rappresentano solo il 2,5% della globalità dei sinistri. Le restanti percentuali fanno rifermento a frodi nei rami elementari, danni speciali, danni alla salute”

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Giuseppe Cutillo

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