Assicurazioni e previdenza integrativa: Fare gli struzzi non serve, il fondo sì

(di Federica Pezzatti – Plus24) Previdenza integrativa. L’atlante di Allianz conferma l’esiguità del secondo pilastro. Il 60% degli «under 34» non sa cosa li attende.

Assicurazioni e previdenza integrativa: Fare gli struzzi non serve, il fondo sì

Un lavoratore che va in pensione oggi, in media ha davanti a sé circa 18 anni da trascorrere in quiescenza. Se tornassimo indietro agli anni Settanta il periodo sarebbe stato di circa 16 anni. Grazie all’allungamento delle aspettative di vita si amplia infatti il periodo del pensionamento. Ma questi anni extra, destinati ad aumentare, anche se Tito Boeri sostiene che i trentenni di oggi lavoreranno fino a 75 anni, sono un fattore da pianificare o possono rivelarsi un onere insostenibile soprattutto per le future generazioni? E come si stanno evolvendo i trend demografici nel mondo? ………

……L’Italia è al 19° posto, vicina a Portogallo e Francia. «Dall’analisi emerge dunque la sostanziale esiguità dei pilastri che dovrebbero sostenere la previsione pubblica – sottolinea Michela Coppola, senior economist di Allianz AM del Gruppo Allianz –. Un dato noto dovuto al fatto che gli effetti delle riforme pensionistiche sono relativamente recenti ma anche alla scarsa diffusione dei fondi pensione presso i giovani che sono coloro che più ne hanno bisogno». Ma quanto è sostenibile la situazione? L’Atlante è arricchito da una sezione che affronta proprio il tema della sostenibilità finanziaria nel lungo termine dei sistemi pensionistici (Indice di Sostenibilità Psi) che prende in rassegna fattori chiave come i trend demografici, la sostenibilità degli equilibri di finanza pubblica, la struttura dei sistemi previdenziali da cui emerge che l’Italia è in sofferenza a causa della scarsa natalità e dell’elevata speranza di vita.

Sorgente: Assicurazioni e previdenza integrativa: Fare gli struzzi non serve, il fondo sì | Intermedia Channel

Giuseppe Cutillo

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