La metà dei guidatori ammette gravi imprudenze al volante

Secondo una ricerca della compagnia di assicurazioni, un italiano su due dichiara di aver guidato almeno una volta usando il cellulare e, in base al campione sondato, sono molti anche coloro che non rispettano i limiti di velocità e le distanze di sicurezza.

cellulare alla guida

La metà dei guidatori ammette gravi imprudenze al volante

La guida avventata è la maggiore causa di incidenti stradali in Italia. La dimostrazione arriva dal Rapporto Aci Istat del 2014 e dalle dichiarazioni degli stessi automobilisti, intervistati da Direct Line, compagnia di assicurazioni auto on line.

Una ricerca* del Centro Studi e Documentazione Direct Line dimostra, infatti, che il 51% degli intervistati asserisce di aver guidato almeno una volta col cellulare in mano, il 50% di non rispettare i limiti di velocità e il 38% le distanze di sicurezza e nel campione intervistato, troviamo anche chi ammette di mettersi alla guida dopo aver bevuto o assunto particolari sostanze.

Secondo le risposte dell’indagine statistica, quindi, un italiano su due non rinuncia al cellulare nemmeno alla guida. Tra queste persone vi è un 28% che circoscrive l’imprudenza a qualche volta, un 10% che lo fa risalire ad una distrazione frequente, ma legata al passato. Un 6% ammette di usare il telefonino anche per mandare messaggi, leggere la posta o altro. Si rileva poi un altro 6% che si trincera dietro la scusa che tutto ciò avviene solo quando dimentica gli auricolari e il restante 1% che ammette di farlo sempre, tutti i giorni (nonostante le campagne di sensibilizzazione riguardo alla sua pericolosità mentre si è alla guida).

Come evidenziano i ricercatori, la metà dei conducenti italiani sembra apprezzare particolarmente il brivido della velocità e quindi del rischio, a discapito della sicurezza altrui.

Infatti il 42% dichiara di non rispettare sempre i limiti di velocità, il 5%, rispetta i limiti solo per paura della sanzione (e non per il rispetto altrui), il 3% si fa qualche scrupolo solo in città, ma si lascia andare sulle strade statali e il resto del campione si suddivide tra chi rispetta i limiti solo su strade pericolose, chi solo in città e chi, se preso dalla frenesia, confessa di spingere l’acceleratore a tavoletta.

Per quanto riguarda la distanza di sicurezza, sebbene l’ultima volta che ci si è posti il dubbio di come si calcoli lo si è fatto probabilmente davanti al quiz per la patente di guida. Il 62% degli italiani intervistati dice di rispettarla perché ne riconosce l’importanza. La percentuale di chi si lascia invece andare alla spericolatezza, si divide tra un 26% che dichiara talvolta di dimenticarsene, un 4% che dice di non farlo mai in città, un 3% che invece rispetta le distanze solo in autostrada e un altro 3% solo se la strada è particolarmente trafficata. Solo il 2% confessa di non rispettarle proprio mai.

“Guidare superando i limiti di velocità, usare il cellulare senza auricolari alla guida, non mantenere le distanza di sicurezza, aver bevuto o assunto altre sostanze, sono tutte potenziali cause di gravi incidenti stradali, ma spesso ce ne dimentichiamo quando cediamo all’imprudenza – commenta Barbara Panzeri, Responsabile Marketing Direct Line –. Non smetteremo mai di promuovere campagne e sondaggi dedicati alla sicurezza stradale, perché sensibilizzare gli automobilisti di oggi e di domani è fondamentale per prevenire i comportamenti pericolosi e favorire una vera coscienza sociale nella guida”.

* Fonte della ricerca: L’indagine è stata condotta a febbraio 2015 e ha coinvolto 1.000 individui di età compresa tra i 18 e i 64 anni. È stata condotta con metodologia CAWI (computer-assisted web interviewing), attraverso il panel proprietario di Duepuntozero Doxa

Andrea Begal

fonte IntermediaChannel

Giuseppe Cutillo